Si narra in un tempo non troppo lontano di una bimba che viveva con la madre in una soffitta. Al centro c’era un secchio che si riempiva ogni volta che pioveva e il bagno era esterno, usavano una grande tinozza una volta alla settimana per lavarsi nella medesima acqua, prima la piccola e poi la madre.
Il padre, era uno di quei personaggi passionali, infedeli e senza fissa dimora e causa la sua forte gelosia veniva di notte a spiare la donna che dormiva con la bimba.
Fino all’età di 8 anni Itaca, così si chiamava la piccola, si addormentava con il suo orsetto stretto a sé, calmandola in certe notti quando riceveva la visita di un maghetto con la testa da serpente.
Sibilando la trasportava in un sonno così profondo da non ricordarsi nulla, trovandosi poi al risveglio in piedi di fronte al letto infreddolita.
Un giorno l’orsetto sparì e il maghetto non venne più a farle visita.
D’estate stava con la nonna che le raccontava di avere un elicottero in una vecchia cascina, dentro una stanza dove non era permesso entrare.
Quando la nonna morì, Itaca decise di aprire la porta per vedere l’elicottero.
Non c’era luce e riuscì ad intravedere solo una poiana impagliata appesa con il becco che puntava verso una pietra sul pavimento
Con fatica riuscì a sollevarla, ma precipitò in un tunnel, dapprima con grande velocità e poi cullata lentamente si adagiò in un giardino sott’acqua.
Trovò il maghetto che l’aspettava e le offri del cibo buonissimo che le mise una tale sonnolenza da addormentarsi in un batter d’occhio.
Al risveglio tutto era buio e freddo, cominciò a muoversi tastando con le mani ciò che le sembravano pareti di una grotta. Si avvicinò ad una roccia umida e udì un battito d’ali. Un filo di luce illuminava la poiana che zampettando sulla roccia iniziò a parlare.
“Itaca non cercare nel mondo dei sogni il tuo orsetto, lui è andato dove fate e folletti ballano e cantano, cerca quel luogo e potrai riunirti a lui”
Per anni Itaca vagò per mondi di sotto e di sopra, incontrò maghi buoni e cattivi, con uno di loro ebbe anche una figlia, bellissima che si assicurò avesse sempre con sé un grande orso.
Giunta alla sua quattordicesima luna, quando Itaca aveva ormai dimenticato le parole della poiana, durante una passeggiata si perse fra i boschi del Monte Fenera e siccome il sole stava tramontando si diresse verso valle da dove arrivavano voci e musiche.
L’imbrunire e una fitta nebbia non le permettevano di vedere bene dove si trovava, quando ad un certo punto vide un laghetto illuminato da figure colorate che danzavano sulle acque.
Si avvicinò, ma inciampando cadde fino ritrovarsi seduta sul fondale, si guardò intorno c’era un giardino bellissimo, la musica ed i canti risuonavano in tutto il suo corpo.
Poi senti dietro di sé due braccia che iniziarono a sollevarla fino a portala in superficie, si voltò, il suo sguardo incrociò gli occhi marroni del suo orsetto che ora aveva un corpo umano.
Si abbracciarono per un momento che fermò il tempo in una festa dove fate e folletti ancor oggi danzano e cantano.
Itaca era arrivata al Laghetto della Gelata dove, se per qualsiasi ragione sei qui a leggere questa storia, fate e folletti attendono di celebrare la tua festa.
Il Comune di Soriso
Soriso è un piccolo comune del Cusio di circa 750 abitanti. Case incastrate in una pianta intricata rendono suggestivo questo antico borgo le cui origini sembrano risalire a prima del Medioevo. I boschi che lo circondano nascondono sentieri per passeggiate e la natura diventa garante di silenzio e riposo. Una visita al piccolo comune è d’obbligo per ritagliarsi una pausa rilassante.
Il Laghetto della Gelata è un luogo magico, è uno di quei punti della superficie terrestre dove avvengono eventi particolari, ciò che gli antichi chiamavano «genius loci», ancora oggi presente nella cultura popolare come credenza in figure magiche, come folletti e fate, legati a quel luogo, che qualcuno asserisce di aver visto di notte. Visitare Il laghetto della Gelata, aprendo la propria intuizione all’energia che ci carica, è un’esperienza che vale la pena fare.
Santa Maria della Gelata è una chiesa ubicata nei pressi del Ristorante, a pochi passi a piedi. Vi si accede con una ripida scalinata e sullo spazio adiacente sgorga una fonte di limpida e freschissima acqua.
L’oratorio sarebbe stato eretto tra il 1602 e il 1610, incorporandolo ad una cappella mariana già esistente. Successivamente fu ingrandito probabilmente tra il 1642 e il 1677, realizzando la sacrestia, il coretto laterale e la stanza dell’eremita. La splendida scalinata fu realizzata nel 1770. L’affresco venerato che rappresenta una Vergine assisa con il Bambino Gesù tra le braccia è opera dell’ultimo quattrocento (1490), firmato da Tommaso Cagnoli. Pare che dall’anno 1676 si fossero verificati diversi miracoli cosiddetti del «repit». Con questo termine si intendeva il momento in cui un bambino defunto tornava alla vita per il «tempo di un respiro» ovvero l’attimo necessario per battezzarlo permettendogli così di partecipare alla gloria eterna dei beati. In questa Chiesa, per chi lo desiderasse, è possibile celebrare matrimoni, battesimi, comunioni, cresime.
Cosa visitare nei dintorni di Soriso
– MONTE FENERA – https://www.areeprotettevallesesia.it/it-it/aree-protette/servizi/monte-fenera
– IL COMUNE DI ORTA SAN GIULIO,
E’ un incantevole borgo sul lago, da cui partono i battelli per visitare l’Isola di San Giulio. Si caratterizza per i suoi stretti vicoli su cui si affacciano vecchie case e palazzi barocchi. Il rinascimentale palazzo della Comunità si trova sulla piazza centrale Mario Motta. Il paese è dominato dal Sacro Monte di Orta (XVI sec.), facente parte, come gli altri, del patrimonio mondiale dell’Unesco. Il borgo dista circa sei chilometri dal nostro ristorante.